domenica 15 maggio 2011

Kako zrastejo dnevi - Come crescono i giorni

Che impegno lo studio!!!
Sotto una poesia che il piccolo pirata ha dovuto imparare a memoria (I. elementare).
Una poesia carina che parla dei giorni.
Alla fine della poesia troverete una breve traduzione in italiano e viceversa.

Naslednjo pesmico je mali moral naučiti na pamet (I. razred osnovne šole).
Na spodnjem delu boste dobili kratek prevod v italijanščini in obratno.



KAKO ZRASTEJO DNEVI

Ko jutro zraste,
postane dan.

Ko dan je zaspan,
postane noč.

Ko noč zaspi,
se novo jutro zbudi!

Traduzione:

COME CRESCONO I GIORNI

Crescendo il mattino
si trasforma in giorno.

Quando il giorno è stanco
si trasforma in notte.

Quando la notte si addormenta
un nuovo giorno si risveglia!

sabato 14 maggio 2011

Il denaro fà la felicità? Da solo no! Entrate automatiche? Uscite automatiche!

Probabilmente ho già trattato questo argomento, ma stamattina in tv parlavano proprio di questo e..ho deciso di riscrivere quattro, cinque, sei righe, devo premettere che sono riuscita a seguire soltanto le battute finali (io e la piccolina stavamo facendo colazione).

Cera un signore che ha rinunciato al lavoro che gli dava entrate elevate, ma che gli occupava molto tempo per dare una svolta alla sua vita scegliendo di fare un lavoro meno remunerativo ma che lo appagava dal punto di vista morale e gli lasciava tempo da dedicare alla propria famiglia. Quello che però mi ha fatto pensare è che ha detto che ha deciso di non arricchirsi più, che si accontentava e ghe già partiva dal fatto che non era povero.

Un’altro organizzava dei corsi per insegnare alla gente a guadagnare con le entrate automatiche indipendentemente dal lavoro. Questi corsi sono corsi di due giorni che vengono organizzati in alberghi lussuosi e costano dai 1.300,00.- euro in sù.

Probabilmente questi corsi sono rivolti a persone “ricche” in partenza che non sanno investire e lavorano per continuare ad arricchirsi, ma che non sanno o non vogliono investire/spendere per paura di rimanere senza riserve.

L’argomento era senz’altro interessante anche per il fatto che si soffermava sul fattore tempo, avere tempo da dedicare alla famiglia, ai figli a noi stessi (la mia giornata non mi lascia molto tempo libero, parto alla mattina presto e rientro dopo le 18.00 e lavoro già da 12 anni…).

Dal mio punto di vista come ho detto prima questi discorsi valgono per le persone che partono da una posizione agiata e non come la maggior parte che si sente “fortunata” già ad avere un lavoro che le da la possibilità di vivere degnamente, onestamente senza sfarzi, che riesce a pagare le bollette, le tasse, comperare la spesa e la benzina, qualche vestito o un paio di scarpe nuove (ricordo un proverbio: “Basta la salute e un par de scarpe nove”, ma al giorno d’oggi forse non basta, anche se la salute è la cosa più importante).

Le persone che se perdono il lavoro, i soldi per vivere dove li vanno a prendere?

Ci sono genitori obbligati a mandare i figli all’asilo nido e lavorare per pagare la retta e accontentarsi di passare con loro la serata e il sabato e la domenica.

Entrate automatiche non ne hanno, ma le uscite automatiche si!

Se qualcuno vuole donarmi un’entrata automatica anche soltanto “una tantum” sono a disposizione! Sorriso

Se si desidera acquistare una casa, stai sicuro che la banca ti chiede le garanzie e quindi ti ritrovi con un mutuo da pagare e un’ipoteca sulla testa per anni/decenni (e speri di lavorare, di stare bene e pagare quanto dovuto).

Ci sono persone che quando un bambino si ammala o c’è lo sciopero si trova davanti ad un grosso problema.

Fino ai 3 anni si può usufruire della possibilità per i dipendenti statali di chiedere i giorni per assistere il bambino ammalato. Fino ai 3 anni…e poi?

Il denaro da solo non fà la felicità, ma ti aiuta a vivere meglio, contribuisce soltanto ad una parte della nostra felicità o meglio della nostra serenità,  aiuta a soddisfare i nostri bisogni e desideri materiali, l’importante è non cadere nel cerchio dell’insoddisfazione, ho tot, ma non mi basta, voglio di più “Bisogna avere il rastrello ma anche la pala” quindi “avere si, ma anche e dare, aiutare chi ha bisogno”.

Il denaro quindi aiuta, ma la felicità non è soltanto materiale, ci rende felici vedere gli altri felici, guardare i nostri figli e vederli tranquilli e riconoscenti per quello che riusciamo a dargli.

Viviamo in una società capitalista dove il denaro è molto importante e ormai non si può vivere senza e siamo arrivati al punto che se non hai la “fortuna” di avere le entrate automatiche devi “vivere per lavorare (dato che passiamo molto tempo sul posto di lavoro) se vuoi sopravvivere”.

Ciao a tutti/e.

Un abbraccio.

GOGO

domenica 8 maggio 2011

Cristalli da respirare...un bellissimo blog e ...

Ormai è risaputo che gironzolo in giro e cliccando di quà e di là ho cliccato su un bellissimo blog:

CRISTALLI DA RESPIRARE  è un blog, una guida di cristalloterapia attraverso i post e discussioni sulle pietre e sui cristalli...

Che dire? Cliccate ed andate a scoprire tante caratteristiche, proprietà, curiosità.

A me piace molto, perchè è un blog che si può leggere e rileggere e rimane sempre attuale, come certe riviste interessanti che delle volte acquisto e alla fine non butto, come invece accade per esempio per quelle di gossip (che molto, ma molto raramente acquisto).

Anche "cliccandoci" è un blog da leggere e rileggere visto che ci sono varie letture interessanti "aforismi, citazioni, proverbi" " lettura, ascolto, riflessione" "buon umore" "poesia" "...", che non "invecchiano" con il tempo e spero che nonostante la "rarità" degli aggiornamenti ogni tanto vi ricordiate di me, di noi e clicchiate per venire a leggere, rileggere o anche passare soltanto per un salutino.

Non abbiamo mai organizzato "blog candy" e non so se mai lo faremo, dal canto mio posso dire che non ho nulla in contrario ai blog candy e partecipo volentieri, ma allo stesso tempo mi danno l'impresisone di...non so come spiegare, sono come un "dover iscriversi per partecipare" e quindi i lettori alla fine non sono sempre "interessati al blog per quello che è" e... mi sto incartando...comunque mai dire mai e quindi non dico ne no ne si, ma un ni.
Qualcuno può dire che anche i lettori non provenienti dai blog candy non sono in realtà interessati al nostro blog a volte sono soltanto lettori che ricambiano la nostra 'iscrizione" per gentilezza.
Mah, questi sono "dubbi" legittimi che penso rimaranno tali.
Ciao a tutti/e.
GOGO




http://cristallidarespirare.blogspot.com/

domenica 1 maggio 2011

Oggi è il I° Maggio la festa dei lavoratori, ma non solo…Papa Paolo Giovanni II Carol Wojtyla è beato!!!

Oggi è il I° Maggio la festa dei lavoratori, ma è anche un giorno speciale, particolare,  importante… perché da oggi il papa Giovanni Paolo II dopo 6 anni dalla morte (2 aprile 2005) è nel novero dei beati della Chiesa cattolica.

GiovanniPaoloII.benedizione
Un papa  molto amato.
Ricordo soprattutto l’ultimo periodo, quando appariva in TV e guardandolo, sentendolo parlare si capiva la fatica,  la sofferenza, il dolore e allo stesso tempo la forza e la volontà di essere presente.
Ha sofferto di Parkinson e anche mia mamma ha avuto una malattia simile che non le permetteva nemmeno di farsi capire (una delle cose peggiori che possa accadere secondo me è non poter comunicare, essere presente e non poter parlare…gli altri ti parlano e non puoi rispondere, magari ti parlano del tempo e tuo vorresti parlare dei fiori, della famiglia) ricordo che lo guardavamo in TV…

GiovanniPaoloII.1
GiovanniPaoloII
 Carol Wojtyla - PAPA GIOVANNI PAOLO II
(18/05/1920 - 02/04/2005)

La proclamazione è avvenuta durante la solenne cerimonia in Piazza San Pietro, presieduta da papa Benedetto XVI dinanzi a decine di capi di Stato e di governo e mentre oltre un milione di pellegrini - secondo dati della Prefettura confermati dalla sala stampa vaticana - affollavano le vie e le piazze di Roma, sia nell'area del Vaticano che in altre zone della città. La festa del nuovo beato, che sale all'onore degli altari a soli sei anni dalla morte, sarà celebrata il 22 ottobre di ogni anno nella Chiesa di Roma e in quella polacca, finché la canonizzazione non prescriverà il "culto universale". E anche oggi, come durante i funerali dell'8 aprile 2005, il grido del "Santo subito", insieme a un interminabile applauso e allo sventolio delle bandiere reso ancora più intenso dalle lacrime di tanti fedeli, è risuonato subito dopo la formula di beatificazione pronunciata da papa Ratzinger, mentre l'arazzo col ritratto del nuovo beato veniva scoperto sulla facciata di San Pietro. Intanto anche la reliquia di Wojtyla - una piccola ampolla col suo sangue contenuta in un reliquiario d'argento - veniva portata sull'altare da suor Tobiana, che per 27 anni ha servito nell'appartamento papale, e da suor Marie Simon-Pierre, la cui guarigione dal Parkinson ha aperto la strada alla beatificazione. "Ha aperto a Cristo la società, la cultura, i sistemi politici ed economici, invertendo con la forza di un gigante - forza che gli veniva da Dio - una tendenza che poteva sembrare irreversibile", ha detto del suo predecessore Benedetto XVI durante l'omelia della messa, ricordandone l'appello di inizio pontificato. "Quella carica di speranza che era stata ceduta in qualche modo al marxismo e all'ideologia del progresso - ha aggiunto -, egli l'ha legittimamene rivendicata al Cristianesimo, restituendole la fisionomia autentica della speranza".
----------------------                   --------------------------------                               -----------------------------------                 ----------------------------------------
Era il secondo dei due figli di Karol Wojtyła e di Emilia Kaczorowska, che morì nel 1929. Suo fratello maggiore Edmund, medico, morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale dell’esercito, nel 1941.
GiovanniPaoloII.bambino.famiglia
A nove anni ricevette la Prima Comunione e a diciotto anni il sacramento della Cresima. Terminati gli studi nella scuola superiore Marcin Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Università Jagellónica di Cracovia.
Karol Wojtyla di origine polacca, già arcivescovo di Cracovia, nominato cardinale il 26 giugno 1967 da Paolo VI, viene eletto Papa col nome di Giovanni Paolo II.
Non appena eletto, affacciatosi alla loggia di Piazza San Pietro - la sera del lunedì 16 ottobre 1978 improvvisò un breve discorso in italiano. Quindi pronunciò una frase destinata a rimanere nel tempo: “Se mi sbaglio mi corriggerete”. La gente accolse subito il papa che da quel momento cominciò ad essere simpatico.
Fu il primo Papa straniero eletto dopo 455 anni (dal 1523- Adriano VI, fiammingo) e il primo papa polacco in assoluto nella storia della Chiesa. Il 254° del tradizionale elenco.
Un papa con precedenti sportivi, prete operaio, colto, anticonformista, che non gradendo il protocollo, desta subito l’affetto del mondo dei fedeli e anche di quello laico.
Provenendo da una Chiesa dell’Est (dalla Polonia comunista) dove fare il prete é come fare il “combattente” in prima linea,  e dove la gerarchia della Curia o la deferenza in quei luoghi sacri così spogli, é perfino anacronistica, il nuovo Papa forte di queste esperienze va’ subito a  rivoluzionare i rapporti chiesa-fedeli dentro la nostra società occidentale. E lo fa meglio di chi é vissuto dentro questa società, a contatto, ma ostinatamente rimasto sempre distaccato dai problemi reali.
Karol Wojtyla, nacque a Wadowice, città a 50 km da Cracovia, il 18 maggio 1920.
Quando le forze di occupazione naziste chiusero l’Università nel 1939, il giovane Karol lavorò (1940-1944) in una cava e in seguito, nella fabbrica chimica Solvay per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in Germania. Dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequentò i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia. Il 4 luglio 1958, il Papa Pio XII lo nominò Vescovo titolare di Ombi e Ausiliare di Cracovia.
L’elezione di Karol Wojtyla rappresenta una novità e una sorpresa; colpisce il fatto che venga da un Paese dell’Est, quella Polonia nella quale professarsi cristiano, dinanzi al sistema sovietico, richiedeva vera fede e vero coraggio. Alla lotta contro il sistema sovietico sembra essere ricondotto l’attentato di cui è vittima il 13 maggio 1981, mentre procede alla benedizione della folla: alle ore 17.17, in piazza San Pietro, due colpi esplosi da una Browning calibro 9 raggiungono l’addome di Giovanni Paolo II. Autore del gesto è Mehmet Ali Agca, 23 anni, turco, terrorista professionista. condannato a morte per omicidio ed evaso da un carcere militare di Istanbul.
Un importante elemento di distinzione con i suoi predecessori sta nel fatto che, a differenza di questi, non ha esperienze di Curia e di diplomazia vaticana. Interpreta il suo ufficio non come Capo di Stato, ma come missionario: lo attestano i 216 viaggi che ha compiuto, tra l’Italia e il resto del mondo, in vent’anni di pontificato. Prima di lui, tra i Papi successivi al Concilio Vaticano II, viaggiò solo Paolo VI, per 9 volte.
Il viaggio è lo strumento per rendersi presente ovunque nel mondo e per entrare in contatto diretto con i popoli.
Giovanni Paolo II ha operato delle scelte di portata storica. Tra tutte, forse la più sofferta è quella della richiesta di perdono per tutte le sofferenze inflitte ai non cattolici dalla Chiesa stessa. Essa sale sul banco degli imputati, ed è chiamata a rispondere, in primis, del silenzio sull’Olocausto. La tragedia degli ebrei è tutta negli occhi di Wojtyla, il cui villaggio Natale, Wadowice, è a soli trenta chilometri da Auschwitz. Il “mea culpa” cattolico si snoda attraverso varie tappe di estrema importanza.
Il 13 aprile 1986, per la prima volta nella storia, un Papa entra in una Sinagoga. Accade a Roma, in una giornata segnata anche da momenti di tensione: i discorsi introduttivi del rabbino Elio Toaff e del presidente della comunità israelitica romana Giacomo Saban sono duri.
Sebbene il capitolo degli ebrei sia il più drammatico, il libro dei conti con la storia è stato aperto da Giovanni Paolo II ben prima dell’86.
E’ del 1979 il suo primo richiamo al “caso Galileo” e alle colpe della Chiesa nei confronti dello scienziato. Anche in questo caso, il processo di revisione va avanti a tappe: nel 1981 istituisce una “Commissione pontificia per lo studio della controversia tolemaico-copernicana del XVI e del XVII secolo”; i risultati del lavoro della stessa vengono resi noti nel 1992. Esito: la Chiesa sbagliò, credendo “a torto che l’adozione della rivoluzione copernicana, peraltro non ancora definitivamente provata, fosse tale da far vacillare la tradizione cattolica, e che era loro dovere proibirne l’insegnamento”.
Karol Wojtyla ha sottoposto la Chiesa a un riesame non facile. Ciò ha un obiettivo di lungo termine: l’unità ecumenica delle confessioni cristiane. Durante il pontificato ha visitato Costantinopoli, Ginevra e Canterbury, cioè le capitali ortodosse, calviniste e anglicane.
Dall’inizio del suo Pontificato, Papa Giovanni Paolo II ha compiuto 146 visite pastorali in Italia e, come Vescovo di Roma, ha visitato 317 delle attuali 332 parrocchie romane. I viaggi apostolici nel mondo - espressione della costante sollecitudine pastorale del Successore di Pietro per tutte le Chiese - sono stati 104.
Tra i suoi documenti principali si annoverano 14 Encicliche, 15 Esorta-zioni apostoliche, 11 Costituzioni apostoliche e 45 Lettere apostoliche. A Papa Giovanni Paolo II si ascrivono anche 5 libri: "Varcare la soglia della speranza" (ottobre 1994); "Dono e mistero: nel cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio" (novembre 1996); "Trittico romano", meditazioni in forma di poesia (marzo 2003); "Alzatevi, andiamo!" (maggio 2004) e "Memoria e Identità" (febbraio 2005).
Papa Giovanni Paolo II ha celebrato 147 cerimonie di beatificazione - nelle quali ha proclamato 1338 beati - e 51 canonizzazioni, per un totale di 482 santi. Ha tenuto 9 concistori, in cui ha creato 231 (+ 1 in pectore) Cardinali. Ha presieduto anche 6 riunioni plenarie del Collegio Cardinalizio.
Dal 1978 ha convocato 15 assemblee del Sinodo dei Vescovi: 6 generali ordinarie (1980, 1983, 1987, 1990; 1994 e 2001), 1 assemblea generale straordinaria (1985) e 8 assemblee speciali (1980, 1991, 1994, 1995, 1997, 1998 [2] e 1999).
Nessun Papa ha incontrato tante persone come Giovanni Paolo II: alle Udienze Generali del mercoledì (oltre 1160) hanno partecipato più di 17 milioni e 600mila pellegrini, senza contare tutte le altre udienze speciali e le cerimonie religiose (più di 8 milioni di pellegrini solo nel corso del Grande Giubileo dell’anno 2000), nonché i milioni di fedeli incontrati nel corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo; numerose anche le personalità governative ricevute in udienza: basti ricordare le 38 visite ufficiali e le altre 738 udienze o incontri con Capi di Stato, come pure le 246 udienze e incontri con Primi Ministri.
Muore a Roma, nel suo alloggio nella Città del Vaticano, alle ore 21.37 di sabato 2 aprile 2005. I solenni funerali in Piazza San Pietro e la sepoltura nelle Grotte Vaticane seguono l'8 aprile.