giovedì 19 novembre 2009

La festa di San Martino



Per San Martino il mosto si fà vino.
Domenica scorsa Francesco e Martina si sono divertiti e naturalmente anche a noi ha fatto piacere trascorrere una giornata diversa.
Vi starete chiedendo di che sto parlando...aaa già nel titolo c'è la risposta!
Siamo stati alla Festa di San Martino organizzata dall'ASCKD Kremenjak.
Francesco ha giocato con il suo amichetto Sebastjan, mentre Martina mi ha fatto "passeggiare" per la sala, ballare...!
Abbiamo mangiato patate in tecia, salsicce, crauti, dolci fatti in casa (noi abbiamo portato il salame di cioccolato) e le immancabili castagne.


Abbiamo giocato alla tradizionale tombola (non abbiamo vinto, sigh!).





Mi piacciono queste feste paesane.
Complimenti agli organizzatori (anni fà facevo ne parte anch'io)!

P.S. Prima di San Martino passando davanti ad una "frasca" (per segnare dovè nelle vicnanze si appende una frasca ovvero un ramo, appena riesco pubblico una foto) o "privata" o per chi non le conosce con questi nomi: "luogo dove si beve vino e mangia qualche buon affettato" cera un cartellone con su scritto "VENDESI RIBOLLA", oggi passando davanti cera un cartellone con su scritto "VENDESI SUCCO D'UVA NON ALCOLICO".
Eh già, con i controlli che ci sono e con le multe e i sequestri delle auto per chì "alza il gomito" questa scritta non è strana. Molte "frasche" e agriturismi hanno vita difficile.

--------------------------------------------------------------------


Malo pozna pravo zgodbo o svetem Martinu, ki je s polovico svojega plašča pokril premrlega berača, in ve, da je gos, s katero ga radi upodabljajo, simbol davkov.
Martinov dan je bil namreč nekoč dan plačevanja davkov.
Danes pa rad praznujemo ta dan ob polni mizi in z veselim srcem, da se je mošt spremenil v vino.

V nedeljo drustvo Kremenjak je organiziralo tradicijonalno Martinovanje.
Udelezilo se je veliko vascanov in prijateljev.
Res lep vecer v veseli druzbi, dobri pijaci in jedaci.
Cestitam drustvu Kremenjak!

LA LEGGENDA:
Era l'11 novembre: il cielo era coperto, piovigginava e tirava un ventaccio


che penetrava nelle ossa; per questo il cavaliere era avvolto nel suo ampio

mantello di guerriero. Ma ecco che lungo la strada c'è un povero vecchio

coperto soltanto di pochi stracci, spinto dal vento, barcollante e tremante

per il freddo. Martino lo guarda e sente una stretta al cuore.

"Poveretto, - pensa - morirà per il gelo!" E pensa come fare per dargli un

po' di sollievo. Basterebbe una coperta, ma non ne ha. Sarebbe sufficiente

del denaro, con il quale il povero potrebbe comprarsi una coperta o un

vestito; ma per caso il cavaliere non ha con sé nemmeno uno spicciolo. E

allora cosa fare? Ha quel pesante mantello che lo copre tutto. Gli viene

un'idea e, poiché gli appare buona, non ci pensa due volte. Si toglie il

mantello, lo taglia in due con la spada e ne dà una metà al poveretto.



"Dio ve ne renda merito!", balbetta il mendicante, e sparisce.

San Martino, contento di avere fatto la carità, sprona il cavallo e se ne va

sotto la pioggia, che comincia a cadere più forte che mai, mentre

un ventaccio rabbioso pare che voglia portargli via anche la parte di

mantello che lo ricopre a malapena. Ma fatti pochi passi ecco che smette

di piovere, il vento si calma. Di lì a poco le nubi si diradano e se ne vanno.

Il cielo diventa sereno, l'aria si fa mite. Il sole comincia a riscaldare la terra

obbligando il cavaliere a levarsi anche il mezzo mantello. Ecco l'estate

di San Martino, che si rinnova ogni anno per festeggiare un bell'atto di

carità ed anche per ricordarci che la carità verso i poveri è il dono più

gradito a Dio. Ma la storia di San Martino non finisce qui.

Durante la notte, infatti, Martino sognò Gesù che lo ringraziava

mostrandogli la metà del mantello, quasi per fargli capire che il mendicante

incontrato era proprio lui in persona.
Tratto dal sito della parrocchia di S. Martino vescovo di Alpignano (To)








.



2 commenti:

  1. le feste sonon belle anche quando non si hanno tanti mezzi, importante avere lo spirito giusto..

    ps. quel prosciuttino mi faceva gola..

    RispondiElimina
  2. In accordo con Renato!!
    Una buona compagnia e una festicciola diventa una grande festa!!

    RispondiElimina